Pubblica amministrazione, addio alla carta

Arriva la "dematerializzazione": gli adempimenti potranno avvenire per via telematica. Il risparmio, anche in termini di alberi abbattuti, è garantitoIl 2008 potrebbe essere l’anno dell’addio alla carta nei rapporti con la Pubblica amministrazione. Dal prossimo 1. gennaio diventeranno infatti operative alcune leggi che consentono la digitalizzazione delle procedure richieste alle imprese attraverso la diffusione della carta d’identità elettronica e la preparazione delle amministrazioni a ricevere le comunicazioni in forma digitale. Un quadro globale delle nuove opportunità garantite dalla digitalizzazione dei dati è stato tracciato nel corso di un incontro tra il ministro dello Sviluppo Economico Pierluigi Bersani e il presidente di InfoCamere - società di informatica del sistema camerale - Gian Carlo Sangalli.Le cifre in ballo non sono trascurabili. “La gestione documentale vale oltre il 2% del Pil – mette in guardia il Cnipa, il Centro Nazionale per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione, nel Libro Bianco del 2006 (scarica il pdf) -: un obiettivo di dematerializzazione di appena il 10% genererebbe un risparmio di 3 miliardi di euro, ripetibile ogni anno”. Aitech-Assinform stima che, in termini globali, il risparmio annuo potrebbe raggiungere i 14 miliardi. Con la riduzione dei plichi di carta si salverebbero oltre 6 milioni di alberi e si ridurrebbero le emissioni di CO2 di circa 900 mila tonnellate.
Basta con i faldoni, quindi, che occupano spazio negli archivi e sono tutt’altro che snelli. “I documenti che debbono essere conservati per legge nel nostro Paese ogni anno occupano l'intero volume del Duomo di Milano – ha spiegato Enrico De Giovanni, capo gabinetto del Cnipa -: ci sono costi enormi non solo di gestione e locazione degli spazi, ma anche per la consultazione, in gran parte ancora manuale". Gli strumenti della nuova rivoluzione telematica sono la firma digitale e la posta elettronica certificata o Pec, in grado di sostituire la tradizionale "raccomandata". Il contenuto della e-mail, che può contenere anche immagini e file audio-video, non può essere intercettato o letto da estranei: la sua cifratura lo renderebbe inutilizzabile e avviserebbe il mittente dell’inconveniente, richiedendo un nuovo invio. Il progetto ha già portato all’attivazione di 10.200 domini attivi e di 122 mila caselle. Per InfoCamere “l’unico ostacolo può essere la mentalità di chi è abituato ai faldoni”.