eFluendo è una web agency che opera con crescente successo nel campo del Web Marketing, Mobile Marketing e della Comunicazione Digitale, unendo al know-how del suo team un costante aggiornamento tecnico e tecnologico dei software utilizzati e dei propri partner. Una new media agency specializzata nello sviluppo di strategie e progetti di comunicazione integrata on-line e off-line, progettazione siti internet, posizionamento sui motori di ricerca, web marketing e Content Management. eFluendo nasce con il fine di produrre e commercializzare l’intero processo di strutturazione ed architettura di Siti web, Portali aziendali e commerciali, Campagne di Web e Mobile Marketing, progettazione di Blog professionali.

EFLUENDO - COMUNICAZIONE A 360 GRADI

Archivio delle discussioni

domenica 25 ottobre 2009

Primi sui Motori

"Primi sui motori" è uno slogan importante, una keyword da posizionare, ma non certo una promessa che può essere fatta relativamente a una singola keyword e su un singolo motore di ricerca: chi vi garantisse di essere primi sui motori con una determinata keyword vi sta senza dubbio prendendo in giro . Pensateci bene: tutti vorrebbero essere primi sui motori, ma il primo posto è soltanto uno, e se esistesse un modo per garantirlo quale sarebbe tra le varie web agency quella in grado di farlo?
La verità è che il posizionamento nei motori di ricerca è un modo per aumentare il traffico di un sito attraverso l'aumento della sua popolarità ,è un'attività di marketing vera e propria che può garantire l'aumento di traffico qualificato all'interno di un sito, che può portare a essere primi sui motori per alcune keywords, ma che in nessun caso può garantire di essere primi sui motori con la keyword desiderata.
Per concludere: a cosa serve essere "primi sui motori" se non si può sperare di esserlo con la keyword che abbiamo sempre sognato? Serve per fare entrare molti visitatori sul sito, visitatori qualificati che vi avranno cercato con decine di keywords che riguardano le vostre attività.

giovedì 22 ottobre 2009

La fan page 'La Venaria Reale' su Faceook raggiunge i 1.000 fan in un mese

In meno di un mese dalla sua creazione, la fan page ufficiale de La Venaria Reale ha superato la soglia dei 1.000 fan. Inoltre, le interazioni (commenti, messaggi in bacheca e preferenze) e la qualità dei post sono in crescita costante.
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In meno di un mese dalla sua creazione, la fan page ufficiale de La Venaria Reale ha superato la soglia dei 1.000 fan. Inoltre, le interazioni (commenti, messaggi in bacheca e preferenze) e la qualità dei post sono in crescita costante. Tali dati sono indice del fatto che i contenuti pubblicati sulla pagina stanno conquistando sempre più la platea di fan, destando il loro interesse e stimolandoli alla partecipazione attiva.La fan page nasce come vetrina sui Grandi Eventi che la Reggia di Venaria organizzerà ed ospiterà. A tali eventi è dedicata la scheda "Mostre”, che ne offre una panoramica: l’evento centrale è oggi la mostra "Diademi e gioielli reali. Capolavori dell'arte orafa italiana per la Corte Sabauda". L’obiettivo principale della pagina è quello di coinvolgere il più possibile i propri fan: solo affiancando elementi partecipativi a contenuti di qualità, infatti, è ipotizzabile ottenere una crescita sostanziale delle adesioni, delle interazioni, dell’interesse generale del “pubblico”.In quest’ottica, sono stati lanciati due quiz("Scopri quale pietra preziosa si adatta meglio alla tua personalità!" e “Quanto gemmologo c’è in te”) ed un sondaggio (nella scheda omonima), “Qual è oggi il regalo più ambito da una donna?”. Ma, soprattutto, un contest fotografico, che si concluderà il 24 ottobre p.v. e che sta riscuotendo un apprezzabile successo. Le immagini “vincitrici” verranno pubblicate sull’album ufficiale de La Venaria Reale su Flickr e sul sito ufficiale delle Residenze Reali del Piemonte.Ottimo successo hanno avuto, in termini di gradimenti e commenti, i video e gli album fotografici sulla Reggia pubblicati: ciò ha ulteriormente spinto le adesioni e le interazioni.Infine, sono stati contattati gli amministratori di fan page e gruppi su Facebook incentrati sulla Reggia, su Venaria, su altri beni architettonici, richiedendo loro di inoltrare un messaggio di promozione della fan page ai propri fan e membri, in modo da allargare quanto più possibile il bacino di potenziali utenti.Fan page su Facebook: http://www.facebook.com/pages/Venaria-Reale-Italy/La-Venaria-Reale/110791226579Sito ufficiale Residenze Reali del Piemonte: www.residenzerealidelpiemonte.itAlbum ufficiale de La Venaria Reale su Flickr: http://www.flickr.com/photos/la_venaria_reale/

Nasce Clappo.it, il Social Network Geolocalizzato

Clappo (http://www.clappo.it/) è il nuovo Social network Geolocalizzato, dedicato in particolar modo alle attività commerciali dislocate sul territorio e che vogliono uno strumento utile di promozione gratuito per sviluppare business proprio sul territorio dove operano. Inoltre Clappo.it è una community sviluppata da chi desidera condividere promozioni ed eventi sul proprio territorio.
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Nasce Clappo.it il Social Network geolocalizzato per chi vuol far affari sul proprio territorioDove vuoi e quando vuoi Clappo non ti lascia mai solo!Nasce Clappo.it, il nuovo social network geolocalizzato che rappresenta una nuova opportunità di business e di visibilità per le attività commerciali che operano sul territorio. La rete quindi non per vendere in modalità e-commerce ma per far sì che gli utenti, attirati dalle offerte e dagli eventi proposti, vadano fisicamente nel punto vendita a compiere un'azione di acquisto o a vedere un evento proposto.Dice Giuseppe Piro, editore ed ideatore di Clappo.it:"Questo che stiamo lanciando non è uno strumento ludico, come vengono oramai percepiti i maggiori social network, ma qualcosa che va al sodo per cercare e condividere eventi e offerte nel luogo dove le persone vivono o dove, se hanno necessità di spostarsi in Italia, hanno necessità di avere dritte interessanti. Non per niente lo slogan di Clappo.it è: Dove vuoi e quando vuoi Clappo non ti lascia mai solo!Clappo risulta uno strumento strategico per l'utenza business che opera sul locale (chi ha un negozio, lavora negli eventi, fornisce dei prodotti o dei servizi) e che vuole reclamizzare gratuitamente a livello locale la propria attività. Gli utenti iscrivendosi in una determinata provincia, con 3 profili distinti: utente blogger, utente Eventi, utente prodotti e servizi, si ritrovano un blog semplicissimo da gestire e possono da subito iniziare a caricare i propri contenuti. Questi contenuti, a differenza delle altre piattaforme blog, vanno in automatico ad essere proposti alla community di Clappo del territorio dove si opera.Quindi ai negozianti o chi organizza professionalmente un evento non resta altro che proporre delle offerte appetibili o degli eventi imperdibili in modo che gli utenti arrivino fisicamente sul punto della promozione o dell'evento. Ma Clappo.it è soprattutto la community degli utenti che avranno modo, in un' apposita area, di scambiarsi dritte per andare a cogliere opportunità di sconti o per non perdersi un evento sul territorio. Abbiamo anche inserito un' AreaHelp dove gli utenti possono richiedere dritte su una propria necessità sul proprio territorio o in una città lontana, dove magari hanno esigenza di spostarsi, per studio o per lavoro. "Altre applicazioni di commercio geolocalizzato e di creatività saranno il prossimo passo del team che sta sviluppando, insieme a Giuseppe Piro, la piattaforma. Si tratta della Rekuest, una giovane e dinamica Web Agency di Roma che ha creduto fin da subito al progetto. In particolar modo la nuova applicazione permetterà agli esercizi commerciali di fare delle operazioni di vendita delle scorte invendute, a prezzi chiaramente appetibili: a Clappo.it verrà pagata solo la commissione sui pezzi effettivamente prenotati sulla piattaforma e poi venduti direttamente nel punto vendita.

Twitter e Flickr, due nuovi strumenti per il social media marketing di Coin

Coin amplia la comunicazione online e lancia i profili Twitter e Flickr per offrire ai suoi clienti e ai navigatori un’esperienza web a 360°.
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Coin, il department store italiano, da tempo utilizza gli strumenti del web 2.0 per comunicare attraverso il proprio canale su YouTube (http://www.youtube.com/coinvideo), la fan page su Facebook (http://www.facebook.com/coinstore), e gli oltre 90 canali feed rss disponibili su coin.it.In attesa di presentare il nuovo sito istituzionale che sarà on line a novembre, l’azienda lancia due novità: il profilo su Twitter (http://www.twitter.com/coinstore) e quello su Flickr (http://www.flickr.com/photos/coin_store/).Twitter, il servizio di microblogging più popolare al mondo, indicato dagli esperti di settore come il prossimo fenomeno della rete italiana, si presta perfettamente a comunicare tutti gli eventi e le attività che animare ogni giorno si svolgono nei negozi Coin.Inoltre sul profilo saranno pubblicati anche i tweets preferiti di Coin su moda, design e tendenze ripresi dai profili Twitter più seguiti e interessati.La sua integrazione con la fan page di Facebook lo rende uno degli strumenti migliori per essere sempre aggiornati su tutto il mondo Coin.Flickr è il più importante sito di photo sharing presente su Internet e grazie al quale Coin è ora in grado di condividere con tutto il mondo le sue migliori foto, consentendo anche ai navigatori di commentarle.Coin si conferma ancora una volta attenta alle ultime tendenze web proponendo ai suoi clienti nuovi strumenti di dialogo

Trovare nuovi amici tra gli over anta dopo una separazione

Internet e i social network possono aiutare gli "anta" nella ricerca di un nuovo partner.
google_protectAndRun ("ads_core.google_render_ad", google_handleError, google_render_ad); Per la generazione degli over anta (uomini e donne che hanno superato i 40 o i 50 anni) non è sempre facile dopo una separazione, soprattutto se si tratta di una relazione di molti anni, trovare nuovi amici e in particolare un nuovo partner. Le motivazioni sono numerose. La ragione principale è che gli over anta (40+ o 50+) non sono più abituati a fare nuove conoscenze. Molte coppie si creano il proprio cerchio di amicizie che rimane stabile nel tempo. Altre coppie invece preferiscono trascorrere tutto il loro tempo libero a due, evitando di attorniarsi di amici o conoscenti. Nel primo caso, quando una relazione finisce, spesso non si ha più voglia di vedere gli amici che si frequentavano in comune col proprio ex partner, oltre al rischio che il circolo di amicizie sia costituito unicamente da coppie. Nel secondo caso, per le coppie che hanno preferito l’esclusività della vita a due, il rischio maggiore in cui ci si imbatte alla fine della relazione, è quello di ritrovarsi improvvisamente a trascorrere tutto il tempo libero da soli. Creare un nuovo circolo di amicizie e trovare un nuovo partner diventano in questo caso una priorità e una necessità per gli over anta che si ritrovano a vivere improvvisamente in totale solitudine. Il problema che si riscontra nella generazione degli over anta è che spesso mancano le occasioni di incontrare nuova gente e il tempo per poter fare queste nuove conoscenze. Gli uomini sono occupati per la maggior parte della giornata nella vita lavorativa e le donne spesso oltre all’occupazione del lavoro si ritrovano anche a doversi occupare da sole dei figli. Quali sono allora le soluzioni per dare una svolta alla propria vita? Internet può oggi giorno essere un valido aiuto nella ricerca di un nuovo partner, il web pullula di siti Internet dedicati alla ricerca dell’anima gemella (come per esempio Meetic) o di communities: Facebook, Myspace, activagers.it etc. dove inizialmente ci si iscrive per conoscere persone nuove con la speranza di trovarci in seguito anche l’amore! I siti di incontri sono generalmente a pagamento e richiedono la sottoscrizione di un abbonamento per poter accedere a tutti i servizi offerti, mentre la maggior parte delle communities sono completamente gratuite e richiedono per l’iscrizione solo alcune semplici informazioni come nome, cognome, indirizzo mail valido. Gli over anta possono quindi ricorrere a questi siti Internet per incontrare nuovi amici o per trovare un nuovo partner. Alcuni siti coprono tutte le fasce di età, altri invece si specializzano su determinate generazioni. Per esempio Facebook e Myspace si rivolgono in particolare alla generazione 18-35, mentre activagers.it ha come target la generazione degli over anta. Questo sito Internet presta particolare attenzione alle esigenze e aspettative di coloro che hanno superato la soglia dei 40 anni. Su activagers gli over anta possono trovare senza vincoli di abbonamento nuovi amici o anche con un po’ di fortuna la propria anima gemella. Activagers.it è un sito gratuito e in continua crescita. Approfittatene! Se siete alla ricerca di un nuovo Partner o volete conoscere gente nuova, potete visitare gratuitamente il sito activagers.it.

domenica 19 ottobre 2008

Innovation Circus: Il futuro dell'innovazione tecnologica

Sabato 4 ottobre 2008 a Milano è iniziato Innovation Circus.
Nove giorni di esposizioni, dal 4 al 12 ottobre, dedicati a dimostrazioni, laboratori, spettacoli e percorsi interattivi per sperimentare le tecnologie del futuro.
Forse non tutti sanno che Circus sta per “Challenge and Illuminate Regional Creators and Unfold Societal Strength”, il nome dell’azione del progetto europeo che prevedeva come attività Innovation Circus.
Come lo scorso anno, anche quest'anno la redazione di The Daily Bit parteciperà ad alcuni degli incontri. Per cominciare vi segnalo il giorno 9 ottobre il laboratorio Proximity Forum, dove Massimo Giordani, direttore della nostra testata e CEO della Web Agency Time & Mind, avrà il compito di coordinare gli interventi dedicati a tecnologie, progetti e applicazioni, con diverse testimonianze dei protagonisti del settore.
Massimo Giordani è docente in "Integrazione dei Media" al Politecnico di Torino.Con Massimo Giordani ci sarà anche Fabrizio Bellavista [qui il suo blog] che coordinerà l'evento del 10 ottobre, e con cui The Daily Bit ha concluso la settimana scorsa la bellissima esperienza del Mountain Photo Festival [qui e qui].
Fabrizio Bellavista condurrà il laboratorio Connettere al Futuro, dove si affronteranno temi legati alla centralità della rete nei processi di comunicazione (dal mobile, allo sviluppo inarrestabile di modalità social networking).

Un fenomeno chiamato Social Networking

I social network "tradizionali", vale a dire web-based, non sono più una novità, ma una solida realtà del mondo digitale. Una ricerca recentemente condotta dalla società ComScore, in particolare, mostra i grandi numeri del fenomeno: a giugno ben 580 milioni di persone nel mondo risultavano iscritte ad un web social network, con un incremento di iscritti a livello mondiale pari al 25% rispetto allo scorso scorso, e con un + 35% nella sola Europa (circa 165 milioni di persone).
La vera novità è invece costituita dai mobile social network, vale a dire reti sociali nelle quali ci si relaziona (si conversa, ci si scambiano documenti, si condividono interessi) attraverso il cellulare.
Secondo una ricerca condotta da Informa per conto di Buongiorno SpA (multinazionale leader nel mercato del digital entertainment, che ha annunciato il lancio di una soluzione specifica per il mobile social networking), in Europa si passerà dai 26,7 milioni di utilizzatori nel 2008 ai 45,2 milioni nel 2009, fino ad arrivare a circa 134 milioni di utenti nel 2012: in pratica, un possessore di cellulare su cinque utilizzerà questo genere di servizi per comunicare.
Anche in Italia in fenomeno è in forte ascesa: Nielsen Mobile sostiene che, questa estate, siano stati ben 293.000 gli italiani che si sono avvalsi dei servizi dei mobile social network.
Luca Predolin, responsabile del marketing di Buongiorno, sostiene che "Da sempre nella nostra cultura il luogo dove ci si incontra e si chiacchiera è la piazza, ma quel che veramente è nuovo in questo fenomeno è che la tecnologia di Internet e dei cellulari rende possibile incontrarsi in enormi piazze digitali, ormai senza confini geografici, ove si possono mantenere contatti continuativi anche quando non si è fisicamente o temporalmente vicini". "In queste piazze digitali a cui si accede con il cellulare o con il computer, si può facilmente rispondere a due semplici domande "Cosa sto facendo? e che fai tu?". "Il cosiddetto status update - continua Predolin - è la vera essenza nonchè l'attività principale della conversazione nei social network. Leggere in tempo reale cosa stanno facendo gli amici è un modo per sapere dove sono, che emozioni stanno provando ed essere in qualche modo 'insieme a loro'". "La creatività nell'espressione dello status update si scatena con il telefonino dotato di macchina fotografica, che immortala le immagini più simpatiche. Il social networking con il cellulare tende ad essere decisamente più divertente e usato da più persone di quello svolto tramite computer, specie se si è in vacanza". Sembra, dunque, che le reti sociali abbiano maggro successo tra gli utenti che possiedono un telefonino dotato di macchina fotografica.
Un aspetto importante toccato da Predolin e legato alle ragioni del successo, attuale e futuro, dei mobile social netrwork è la possibilità di conoscere, attraverso le tecnologie GPS, dove sono i membri della mia rete sociale, in ogni momento. Secondo il New York Times, sarebbe proprio questo il vantaggio nelle mani dei mobile netwwork rispetto a quelli web based. Il servizio SpaceMe offerto da GyPSii (una delle reti sociali basate su telefonino), ad esempio, mostrerà agli utenti dove si trovino amici e membri della propria comunità virtuale in tempo reale. GyPSii, tra l'altro, ha annunciato una versione del proprio software per iPhone, e, il mese scorso, ha concluso un contratto di collaborazione con China Unicom per effettuare il lancio del servizio durante i XXIX Giochi Olimpici di Pechino.
La crescita dei mobile social network sembra essere davvero imperiosa. MySpace e Facebook, tra i dominatori del mercato dei social netrwok tradizionali, realizzeranno una propria versione mobile; AOL, Yahoo! E Nokia hanno in progetto la creazione di comunità di utilizzatori dei telefonini.
Nella maggior parte delle mobile communities, gli utenti possono creare dei propri profili, conoscere nuovi amici, conversare in apposite chat, condividere foto e video, creare nuovi blog e prendere parte a quelli già esistenti. Alcuni mobile social network (ad esempio Sonopia) permettono anche di creare delle proprie mobile communities.
Wikipedia.com sostiene che alcuni mobile network puntino su alleanze coi principali gestori della telefonia mobile, per promuovere e diffondere le proprie comunità sulle pagine inziali dei mobile phone browser (ad esempio JuiceCaster, Jumbuck, AirG); altre reti sociali, invece, utilizzano sistemi diversi per attirare utilizzatori (Fotochatter, MocoSpace, Mobimii, Next2Friends, Reporo, Bluepulse, CenceMe, NearConn, NewsNomad).
I mercati asiatici, soprattutto Giappone, Corea e Cina, vantano numerosissimi utilizzatori dei mobile social network. MyGamma, social network gestito da BuzzCity, ad esempio, conta 2,5 milioni di utenti appartenenti a Paesi in via di sviluppo africani e asiatici. In tali Paesi, la diffusione dei computer è piuttosto bassa, e, dunque, il cellulare diventa l'unico sistema per collegarsi ad Internet.
Per quanto concerne l'Italia, Itsmy.com, un social network gestito dalla tedesca GoFresh che vanta più di un milione di utenti registrati, ha inaugurato il proprio servizio in italiano all'inizio di marzo. Esso è già disponible in inglese, tedesco e spagnolo, e lo sarà presto in giapponese.

Il Web del futuro riparte dal Cern

Giovedì scorso è stata inaugurata la rete globale da 100.000 computer che trasformerà Internet e il Web come noi lo intendiamo nel prossimo futuro!Il suo nome è Grid (griglia) ed è stata inaugurata con una cerimonia nel Cern di Ginevra, proprio dove 17 anni fa nacque il World Wide Web.La sua funzione principale sarà quella di analizzare la mostruosa quantità di dati che il più grande acceleratore del mondo, il Large Hadron Collider (Lhc) inaugurato il 10 settembre scorso, elaborerà non appena sarà a pieno regime.
Quando sarà in piena attività, l'Lhc permetterà 600 milioni di collisioni di protoni al secondo, producendo dati per 40 milioni di volte al secondo.
Le collisioni saranno rilevate da quattro grandi ricettori sotterranei, il più grande del quale è grande come un edificio di cinque piani.
Il flusso di dati sarà di circa 700 megabyte al secondo ovvero 15 milioni di gigabyte all'anno per 10-15 anni - abbastanza per riempire tre milioni di dvd all'anno o creare una torre di cd alta due volte il Monte Everest.
Il Cern ha solo il 10% della capacità informatica necessaria per analizzare l'esperimento. The Grid fornirà il resto.
Con una potenza di calcolo di 100.000 computer, Grid è una rete distribuita che connette 140 centri di calcolo di 33 Paesi.

Smau 2008

Dopo un anno di eventi e manifestazioni legate a SMAU Business, torna il tradizionale appuntamento con la tecnologia nel capoluogo lombardo; l'edizione 2008 della mostra si svolgerá presso i padiglioni di Fieramilanocity dal 15 al 18 ottobre prossimi.Attraverso un percorso fatto non solo di esposizione in senso lato, ma che riguarderá anche eventi stampa e workshop, la piú importante rassegna di Information Technology che si svolge in Italia si appresta a vivere la sua 45a edizione, rivolta prevalentemente ai manager d'azienda ed alla Pubblica Amministrazione.

IMPORTANTE E' ESSERE SEMPRE IN TESTA AI MOTORI DI RICERCA

Il posizionamento in testa ai motori di ricerca è diventata una prerogativa importante per qualsiasi azienda che intenda rendersi competitiva sul mercato rispetto alla concorrenza locale, nazionale o internazionale.Tra tutti i motori di ricerca su cui conviene puntare, sono molto pochi in realtà quelli realmente utilizzati dagli utenti.I motori più significativi, che in Italia generano oltre il 98% dei contatti sono fondamentalmente due: Google e Microsoft Live Search.






Teniamo presente che il Web evolve costantemente ogni giorno e anche gli indici dei motori cambiano nel tempo. Posizionarsi in testa ai motori non basta: bisogna anche sapere come mantenere la posizione nel tempo.L'ottimizzazione e il posizionamento delle pagine della vostra azienda sono il patrimonio più importante, tanto quanto l'aspetto grafico e la gradevolezza e navigabilità del sito.Infatti la posizione della vostra azienda sui risultati delle ricerche che gli utenti fanno sui motori è direttamente proporzionale al vostro successo e al vostro fatturato.Lo scopo fondamentale è quello di aumentare il traffico sul sito di quegli utenti maggiormente interessati a ciò che offrite. Le ricerche condotte da Nielsen Rating e altri studi sulla rete hanno infatti verificato che oltre il 90% degli utenti che usa Internet usano i motori per fare le proprie scelte di acquisto.È importante dunque ottenere un posizionamento ai primi posti sulle ricerche effettuate ad esempio su Google, o su Virgilio. E ricevere visite mirate, da parte di quegli utenti che cercano proprio quello che state per offrire: è un altro modo per dire che il ROI (Ritorno sull'investimento pubblicitario) deve essere sempre elevato.Purtroppo la maggior parte dei siti internet, non è progettato per essere sempre in testa alle ricerche sui motori. Siti anche dall'aspetto grafico molto curati, tralasciano aspetti fondamentali di web marketing o di accessibilità per la loro promozione.Addirittura l'uso di tecniche non consentite o errate possono fare diminuire la visibiltà di un sito internet dalle classifiche dei motori di ricerca.E' dunque sempre importante la qualità, anche nella scelta di una web agency che vi possa sempre consigliare sul miglior investimento a parità di costi.Una web agency seria investe molte energie e anni in ricerca e sviluppo per essere competitiva in questo settore e offrire alle aziende clienti la possibilità di ottenere un posizionamento organico (cioé quello ottenuto quando gli utenti scrivono le parole chiave su un motore) al fine di posizionarsi in testa ai motori di ricerca.

Forrecast report quanto investiranno le aziende nel 2009?

Nel 2008, Le aziende adotteranno strumenti del web 2.0 in maniera sempre più massiccia, investendo moltissimo in queste tecnologie.Leggete anche [qui] gli articoli su MyLuxe Blog che trattano l'argomento di come il Web 2.0 sia entrano anche nelle strategie delle aziende italiane del settore del lusso e del retail.Lo dice anche il Global Enterprise Web 2.0 Market Forecast: 2007 To 2013, uno studio della Forrester che spiega come le aziende investiranno nei prissimi 5 anni a favore dell'utilizzo dei media sociali per le loro campagne di advertising.

mercoledì 11 giugno 2008

Come funziona il web

Per proseguire con le semplificazioni, possiamo immaginare che i documenti archiviati nei diversi e lontani punti del web sono concettualmente suddivisi in una serie di pagine contenenti testi, immagini, suoni, filmati ecc. Queste pagine possono venire trasferite da un angolo all'altro della rete in tempo reale grazie al citato protocollo HTTP, universalmente condiviso.
Dal punto di vista formale, il web è costituito da pagine, riunite in siti più o meno omogenei, ognuna delle quali è caratterizzata da un preciso indirizzo Tcp/Ip (il protocollo che tiene in piedi la rete, in pratica un archivio di indirizzi espressi in una forma numerica codificata, cosa che però non spaventa gli utenti, perché ad ogni combinazione numerica si accompagna anche una denominazione in caratteri alfabetici, più facile e intuitiva da ricordare).
Per navigare tra le varie pagine, il software necessario è un Web Browser (che in italiano potrebbe tradursi come "sfogliatore" di pagine), che permette all'utente di visualizzare sullo schermo del proprio computer testi opportunamente impaginati, immagini e filmati, magari accompagnati da colonne sonore; il tutto, in un pout pourri multimediale che va sempre più di moda.
Ciò che rende particolari le "pagine" di Internet rispetto a quelle di un normale libro, è che sono ipertestuali: ovvero si possono leggere in forma piana, dall'inizio alla fine (come si leggerebbe un libro, o una rivista), oppure seguendo percorsi personali di ricerca, resi possibili dalla presenza di "link" (collegamenti). Un link permette di saltare in pochi istanti ad altre pagine, assecondando la curiosità del lettore, secondo percorsi di lettura che possono essere del tutto diversi dalle intenzioni di chi quelle pagine ha scritte.La crescita del fenomeno www. Come mostra il grafico, i siti nel mondo sono passati dalle poche centinaia dell'inizio degli anni `90 ai quasi 20 milioni attuali. Il dato, tra l'altro, tiene conto solo dei domini .com.
Il www può venir anche usato per fare telefonate e videoconferenze, e questa possibilità è particolarmente popolare nelle situazioni e nei paesi in cui sono già disponibili connessioni a banda larga, tali cioè da consentire un flusso di dati incomparabilmente superiore a quanto non permetta oggi un modem domestico.
La popolarità e la versatilità del protocollo, inoltre, lo rende sempre più utilizzato dalle aziende tanto per le loro reti interne (Intranet) quanto per i collegamenti con le loro strutture commerciali - o con i partner, con i fornitori, con qualsiasi altra realtà decidano di collegarsi - distribuite ovunque nel mondo. In quest'ultimo caso, tecnicamente parlando, si ha a che fare con un'Extranet, cioè con una rete privata geograficamente distribuita. È facile rendersi conto degli enormi vantaggi e delle potenzialità offerti dal sistema: l'accesso immediato a dati e informazioni, resi disponibili con vari livelli di riservatezza, offre alle aziende nuove straordinarie opportunità di business.

venerdì 18 aprile 2008

La nuova frontiera del SEO? Il SMO

Seo e Smo non sono parolacce. Sono gli acronimi di Search Engine Optimization e Social Media Optimization, ovvero l'ottimizzazione dei siti internet per essere meglio raggiungibili attraverso i motori di ricerca e i social media.Al Web 2.0 Expo di Berlino ho avuto modo di assistere alìd un workshop tenuto da Marcus Tandler, un ragazzo veramente pazzo con tante idee rispetto al posizionamento sui motori di ricerca. Parte dell'intervento è stato dedicato ai social media, prendendo Digg come esempio. Sarà interessante parlarne al Convegno Forum GT dei prossimi 8-9 Dicembre - ragione per cui mi perderò anche quest'anno PiùBlog - e confrontarsi con Giorgio Taverniti e gli oltre 100 partecipanti su questi temi.Segue la presentazione di Marcus Tandler.

Yahoo! Microsoft, come fare il giro del mondo in 30 minuti

E' incredibile come una notizia relativa a finanza e web possa avere proprio su Internet una diffusione istantanea in ogni angolo del globo in poco più di 30 minuti.Secondo i dati reperibili su Newsnow, motore di ricerca di news che raccoglie 31000 fonti diverse aggiornate ogni 5 minuti, in questo momento, a 40 minuti dalla pubblicazione del comunicato stampa (ore 12,37 CET), sono quasi 1000 le notizie pubblicate in giro per il mondo sull'offerta di Microsoft per il controllo di Yahoo!Il primato italiano, secondo Google News, è di Repubblica con il lancio nella sezione finanza dell'agenzia Teleborsa.LEGGI: Il comunicato ufficiale dell'offerta Microsoft per Yahoo!

Yahoo! cerca di alzare il prezzo con Microsoft

La giornata dedicata agli investitori è stata usata da Yahoo! per cercare di convincere Microsoft e la comunità finanziaria che il suo valore strategico è più alto dell'offerta avanzata dalla stessa Microsoft qualche settimana fa.Yahoo! sostiene di essere una destinazione importante per gli investitori pubblicitari, primo per la webmail, la home page personalizzata e altri servizi. Il gruppo rivendica la posizione di leadership nell'area asiatica, così come le buone opportunità sul fronte mobile e su quello dei contenuti per cellulare. Molto rilievo inoltre per Open Search, la nuova concezione della ricerca online e Buzz!
LEGGI: La presentazione di Yahoo! per l'Investor Day (PDF).

mercoledì 16 aprile 2008

Google: più spazio alla ricerca scientifica

L'azienda di Mountain View offrirà gratuitamente uno spazio di centinaia di terabytes alla comunità scientifica, che potrà così usufruire e confrontare informazioni e ricerche in database tematici condivisi. Il servizio, che si preannuncia semplice e intuitivo, in puro stile Google, avrà una interfaccia orientata al Web 2.0. Il dominio, che sarà research.google.com, permetterà di accedere ad alcune centinaia di terabytes a disposizione della comunità scientifica per l'archiviazione e la creazione di database con dati e risultati delle proprie ricerche.Il progetto è paragonabile alla digitalizzazione dei milioni di libri in Google Books ed era stato presentato in anteprima con il nome di Palimpsest alla comunità scientifica del Science Foo camp al Googleplex, il Campus di Google, lo scorso agosto, ma alcune difficoltà tecniche hanno fatto slittare il lancio ufficiale del servizio.

‘Innovative Day’: un Open Day ‘chiavi in mano’ per dare visibilità all’innovazione

‘Innovative Day’ è un particolare pacchetto di servizi, un ‘Open day’ in linea con i media più innovativi per la parte comunicazionale, acquistabile, ‘chiavi in mano’, da aziende e enti pubblici.I promotori dell’iniziativa sono Fabrizio Bellavista, consulente di new media e partner dell’Istituto Psycho-Research di Milano, e Massimo Giordani, docente di integrazione dei media presso il Politecnico di Torino e CEO di Time&Mind.Il claim di ‘Innovative Day’ è: dare visibilità ai processi innovativi per una nuova visione di aziende e città aperte e condivise.Nelle strategie avanzate di marketing le aziende e le città contemporanee puntano a divenire brand riconoscibili e ad emergere e contraddistinguersi nell’era della globalizzazione in sintonia con l’economia della conoscenza, che sta ridisegnando le aziende e le polis in base alla capacità di essere creative e attrattive per i nuovi talenti.A livello operativo, questa offerta, si traduce nella possibilità per aziende, comuni e enti pubblici, di avvalersi di un team di esperti per la veloce realizzazione di un ‘Open Day’ atto a diffondere la cultura della creatività, della tecnologia e dell’innovazione.Si sono già tenute due edizioni di ‘Innovative Day’: la prima il 14 Novembre 2006 alla Scuola di Amministrazione Aziendale (SAA) di Torino, dai titoli ‘Convergenza digitale e integrazione dei media: dalla TV ad alta definizione alla personal television’ e ‘Creatività e innovazione al servizio del territorio’ con il patrocinio della Regione Piemonte; la seconda si è tenuta invece a Milano, all’interno di Innovation Circus, la nove giorni dell’innovazione milanese, con il patrocinio della Provincia di Milano. Durante l’edizione milanese, dopo un Marketing Camp sul tema ‘Glocal Innovation’ e un pranzo in stile Food Design, sono seguite la presentazione della ricerca ‘Milano Futura’ e la mostra ‘Innovative Day in Second Life’.Una versione quickly dell’Open Day è stata ospitata, durante il 2007, da ‘Banca della Casa – Unicredit Group’ e dalla ‘Lorenzo Marini & Associati’.Dal 4 febbraio 2008 e’ possibile tenersi aggiornati sul mondo di ‘Innovative Day’ tramite il sito ufficiale all’indirizzo: www.innovativeday.com.

LE NANOTECNOLOGIE CI SALVERANNO

Ultimamente le nanotecnologie stanno vivendo un periodo di intensa vitalità.Ieri è stato presentato il calcolatore italo-spagnolo ad alto livello di parallelismo. Il nuovo supercomputer è stato progettato per accelerare gli studi nel campo della simulazione delle nanotecnologie. Il primo sistema completo verrà istallato presso il Dipartimento del Bifi (Spagna), e un altro Janus sarà utilizzato per attività di ricerca da Giorgio Parisi dell'Istituto nazionale per la fisica della materia (Infm-Cnr). [Se ne parla su Galileo]Tra l'altro, l'intervento in questo progetto di Giorgio Parisi [ne abbiamo parlato in questo articolo l'ottobre scorso] oltre a essere uno dei più importanti fisici italiani, mi ricorda da vicino un altro "periodo d'oro" dell'innovazione scientifica e tecnologica avvenuta proprio in Italia, e in Piemonte, grazie all'interessamento di un altro grande fisico italiano, Enrico Fermi, che avviò una attività di ricerca in settori all'avanguardia presso l'Università di Pisa [ne abbiamo parlato qui].E se negli USA i due terzi degli americani storcono il naso, (qui la notizia in italiano) ritenendo il nanotech qualcosa di moralmente inaccettabile (il che conferma i preconcetti religiosi che incidono ancora sulle decisioni dell'americano medio), da Data Business apprendiamo che invece l’Ue, decisamente più laica nelle sue scelte in materia scientifica, spenderà 3 miliardi di euro per le nanotecnologie nei prossimi anni. La Commissione, infatti, ha deciso lo stanziamento per ricerche sulle nanotecnologie e di ulteriori 2,5 miliardi per i sistemi emunobedded nei prossimi dieci anni.Qui le iniziative Eniac e Artemis
Nascono anche i primi device commerciali realizzati grazie all'utilizzo delle nanotecnologie. Nokia ha annunciato due giorni fa Morph il primo dispositivo mobile funzionante realizzato grazie all'utilizzo della nanotecnologia. Presentato ieri l'altro al Museum of Modern Arto (MoMA) di New York in occasione dell'apertura della mostra "Design and the Elastic Mind.Date uno sguardo a questo ottimo video che ne illustra l'uso.E mentre aspettiamo il Convegno internazionale: nanotec 2008 previsto a marzo a Venezia, su Nanomat uno studio di un gruppo di docenti di psicologia dell'Università di Torino evidenzia come la percezione degli italiani sulle nanotecnologie sia ancora molto confuso. La maggiorparte ancora non conosce le nanotecnologie ed ha un'idea distorta su quali siano le sue effettive possibilità di applicazione. E così a livello locale il Piemonte, regione molto attiva sul fronte delle nuove tecnologie fa partire il progetto Nanomat, in collaborazione con la Camera di commercio di Torino e Unioncamere Piemonte, che presenta alla comunità scientifica e imprenditoriale le imprese e i centri di ricerca piemontesi attivi nel campo delle nanotecnologie.Nasce anche un magazine semestrale dedicato alle piccole e medie imprese piemontesi e per iniziativa di AMMA e Nanomat è prevista la divulgazione della conoscenza delle nanotecnologie presso le imprese, per stimolare la nascita di nuove iniziative imprenditoriali. [www.nanomat.it]Nulla sarà come prima, annuncia La Stampa in un articolo di poche ore fa, e secondo ChangeWaves - l’osservatorio sul futuro di Social Technologies - da qui al 2015 cambierà la nostra vita, rivoluzionando la medicina, l’agricoltura, la produzione energetica e la lotta ai gas serra.Niente male per una sfida iniziata nel 1959 dal Nobel Richard Feynman [1].

GLI ITALIANI, L'INNOVAZIONE E LA RICERCA

In quali settori di ricerca si dovrebbe investire di più secondo gli italiani? Come sono cambiati gli interessi dei cittadini sull’energia e sul clima? E di chi si fidano quando si tratta di questioni tecnologiche e scientifiche?Il livello di (an)alfabetismo scientifico degli italiani non è particolarmente elevato, ma vicino alla media europea: non dimentichiamo però che esiste quello che viene chiamato analfabetismo digitale, un rapporto dell’osservatorio europeo Eurostat da cui si evince che il 59% degli italiani NON HA nozioni informatiche di base. Sono questi, purtroppo, i nuovi analfabeti del XXI secolo, tagliati fuori da ogni possibilità di utilizzare strumenti di uso ormai quotidiano, ma anche nuovi modelli di cultura.
Questi e altri temi hanno avuto risposta in una pubblicazione di gennario 2008 presentata a Torino dal titolo "Gli italiani e la scienza", Primo rapporto su scienza, tecnologia e opinione pubblica in Italia. A cura di Observa-Science in Society, e con il sostegno della Compagnia di San Paolo.
La conferenza di presentazione dell'opera si è tenuta alle ore 17.00 presso il Circolo dei Lettori, Palazzo Graneri della Roccia.Nella foto da sinistra: Massimiano Bucchi (Observa – Science in Society), Gabriele Beccaria (TuttoScienze e Tecnologia - La Stampa), Enrico Predazzi (Presidente Associazione TopESOF), Piero Gastaldo (Segretario Generale Compagnia di San Paolo), Aldo Fasolo (Università di Torino, vicedirettore L’Indice)
L’immagine della scienza e della tecnica che prevale nell’opinione pubblica è generalmente positiva: la stragrande maggioranza ne riconosce i benefici e il ruolo centrale nello sviluppo economico. E gli scienziati spiccano come l’interlocutore più credibile, allorché scienza e tecnologia divengono socialmente rilevanti, seguiti da ambientalisti e associazioni civiche, mentre la politica appare su questi temi in grave deficit di credibilità.
La ricerca scientifica è una priorità in materia di investimenti pubblici per un italiano su sei, dopo assistenza sanitaria, istruzione e lotta alla criminalità, ma nettamente davanti a trasporti e viabilità. L'area tecnologica valutata più positivamente è Internet. Il 70% degli intervistati ritiene, infatti, che la rete abbia introdotto cambiamenti positivi; il 30 percento addirittura molto positivi. A seguire, coerentemente con i dati sulla diffusione dei telefoni cellulari e sul loro utilizzo in Italia, viene indicata la telefonia mobile: due terzi degli italiani ne danno un giudizio positivo. In questo caso però, oltre ad un 15% di rispondenti che non li considera né positivi né negativi, vi è un 17,3% che esprime nei confronti dei cellulari un'opinione abbastanza o molto negativa. Si tratta, tra l'altro, di valutazioni trasversali alla popolazione: la medesima quota di scettici si riscontra tra gli anziani e gli adulti, così come tra i giovani.Gli orientamenti degli italiani non sono tuttavia esenti da ambivalenze, in particolare su aspetti più specifici dell’organizzazione della ricerca: un numero non trascurabile di italiani critica sia la permeabilità della ricerca nei confronti degli interessi economici, sia la poca trasparenza delle procedure di reclutamento: per il 64% “nel mondo della ricerca fa carriera solo chi è raccomandato”. Ancor più diffusa è la sensazione che la ricerca italiana sia penalizzata da un eccessivo condizionamento della politica.Secondo Massimiano Bucchi, professore di Sociologia della Scienza all’Università di Trento e tra i curatori dell’indagine insieme a Valeria Arzenton, “emerge a diversi livelli una richiesta di maggiore partecipazione alle decisioni che riguardano scienza e tecnologia: oltre l’80% ritiene che i cittadini dovrebbero essere più coinvolti e il 43% afferma addirittura che anche le priorità della ricerca debbano essere definite con il concorso di ‘tutti i cittadini’. Ugualmente diffusa è l’aspettativa di un maggiore impegno, da parte dei ricercatori, per informare i cittadini sui risultati delle proprie ricerche”.Nel complesso, gli atteggiamenti degli italiani verso la scienza possono essere riassunti in quattro tipi fondamentali: l’antiscientista disinformato (26,8%, poco attento e in generale scettico, più diffuso tra i meno istruiti e i più anziani), lo scientista informato (13,6%, il più interessato e fiducioso, prevalente giovane, maschio e molto istruito), il pragmatico informato (15,8%, ha una visione utilitaristica della scienza, che apprezza soprattutto per le sue implicazioni pratiche) e il critico ottimista (43,8%, ottimista sulle implicazioni della scienza, ma perplesso soprattutto sulle attuali logiche organizzative della ricerca).Qui la sintesi [pdf] della ricercaPer approfondimenti: www.observa.it
La ricerca Gli Italiani e la Scienza è un approfondimento della pubblicazione, giunta alla quarta edizione, "Annuario Scienza e Società", nella quale trovare i risultati di ricerche demografiche sui rapporti con le attività della scienza e risposte alle domande tra cui:- Quali sono le città europee più attive in ricerca e innovazione?- E le regioni italiane con gli studenti più bravi in scienze?- In quali Paesi i ricercatori sono pagati meglio?- Dove si trovano le migliori università del mondo?- Quali aziende investono di più in R&S in Italia?- A quali organizzazioni di ricerca gli italiani hanno destinato più contributi del 5 per mille?- Chi sono i maggiori consumatori di energia?

Lo sviluppo delle community aziendali come strategia di business

“Una comunità virtuale o comunità online è un insieme di persone interessate ad un determinato argomento comune che corrispondono tra loro attraverso una rete telematica, oggigiorno in prevalenza Internet. Tale aggregazione non è necessariamente vincolata al luogo o paese di provenienza; essendo infatti questa una comunità online, chiunque può partecipare ovunque si trovi con un semplice accesso alle reti, lasciando messaggi su forum (in inglese Bullettin Board) o attraverso le chat room e programmi di instant messaging (messaggistica istantanea) come ebuddy, MSN Messenger, Yahoo! Messenger, ICQ e altri.”.Fonte: WikipediaIl tema delle “community” è uno dei più ricorrenti nel Web degli ultimi anni. Non si tratta di una novità, basta ricordare il testo di Howard Rheingold, The virtual community: homesteading on the electronic frontier, del 1994, per rendersi conto che le comunità virtuali affondano le loro radici negli albori di Internet.La novità è data dall'interesse manifestato in questi utlimi anni da milioni di navigatori che hanno dimostrato di amare realtà come YouTube, Flickr, MySpace, LinkedIn, Neurona, Xing, Facebook... un vero e proprio fenomeno di massa che ha visto nell'acquisizione di YouTube da parte di Google per 1,65 miliardi di dollari lo scatenarsi di una vera e propria “corsa” all'acquisto dei social network più promettenti. Se questa acquisizione, avvenuta nell'ottobre 2006, sembrava eclatante, cosa si può dire del recente investimento fatto da Microsoft: 240 milioni di dollari per l'1,6% di Facebook? Ciò significa che la stima complessiva del valore della community fondata da Mark Zuckerberg (un ragazzo del 1984) è pari a 15 miliardi di dollari!Che i colossi dell'informatica e della Rete abbiano molti soldi non ci sono dubbi, questo non significa che amino buttarli in investimenti assurdi, anzi, la storia insegna che Bill Gates e soci i conti li sappiano fare piuttosto bene.Quindi, le community sono davvero una risorsa da cui attingere nuove opportunità di business? Ha senso sviluppare nuove comunità virtuali oppure è più interessante utilizzare quelle esistenti? Quali vantaggi possono offrire queste realtà alle aziende italiane?Il tema è certamente complesso ma alcune riflessioni possono essere sviluppate pensando proprio al mercato italiano, piccolo e piuttosto statico dal punto di vista della Rete nella sua globalità.Il primo elemento da tenere in considerazione per lo sviluppo di una comunità virtuale è la componente linguistica. Bisogna prendere atto che l'italiano rappresenta una lingua marginale, per creare modelli di business ambiziosi bisogna muoversi verso la lingua inglese, spagnola o, con caratteristiche molto diverse, cinese, indubbiamente i più grandi bacini di utenti Web esistenti.Una seconda valutazione nasce dalla peculiarità principale del mondo imprenditoriale italiano, l'assoluta predominanza di piccole e medie imprese.Una terza considerazione può essere fatta pensando che, per le PMI italiane, il Web 2.0 può essere un ottimo veicolo di propagazione del proprio brand e dei propri prodotti semplicemente andando a cogliere le potenzialità delle community esistenti.Come ultimo elemento da tenere in forte considerazione vi è la necessità di valutare con molta attenzione i social network sui quali si ritiene interessante intervenire. Di community on-line ne nascono moltissime ogni mese ma solo poche riescono a superare la soglia di attenzione dei navigatori.Sulla base di queste valutazioni è possibile affermare che un percorso di avvicinamento al mondo dei social network è possibile con investimenti molto limitati ma è necessario avere una strategia chiara e ben delineata.In questo senso, il concetto di ecosistema digitale, più volte trattato su questa testata, può costituire una risposta valida alle esigenze delle aziende e, in generale, di ogni realtà che abbia l'esigenza di rendersi visibile nel mare del Web.Il principale vantaggio che si può ottenere nel partecipare a una community on-line consiste nell'elevata efficienza della comunicazione derivante dal fatto che ci si trova in uno spazio dove si condividono i propri interessi con molte altre persone. Ogni community ha le sue peculiarità che vanno rispettate ma è davvero facile, pubblicando contenuti di qualità, riuscire a ottenere un po' di attenzione.Nel caso di un'azienda che abbia un minimo di storia (e in Italia ce ne sono davvero tante), un primo approccio al concetto di ecosistema digitale consiste nell'analizzare quali sono i contenuti informativi adatti ad essere pubblicati, per esempio, per citare due casi noti a tutti, su YouTube e Flickr. Quanti armadi polverosi sono pieni di documenti dimenticati che potrebbero trovare nuova vita? Immagini di prodotti, progetti, persone, strutture, filmati aziendali, interviste, spot promozionali... sono tutti elementi che, opportunamente digitalizzati e classificati, possono rappresentare "esche" da immettere in Rete laddove vi sono milioni di navigatori che hanno qualche probabilità di trovarle e, attraverso esse, arrivare a conoscere un certo sito aziendale.Va da sè che la qualità dei contenuti e del sito aziendale in particolare devono essere tali da creare realmente interesse, in caso contrario si otterrebbe un effetto boomerang davvero pericoloso.Innescare un processo di propagazione di un brand è un'attività non banale ma, con i dovuti accorgimenti, pianificabile e gestibile in modo tale da arrivare ad essere visibili sui motori di ricerca. I social network rappresentano occasioni di visibilità importanti che, oggi, le aziende italiane sfruttano in minima parte e, quando lo fanno, lo fanno in modo estemporaneo.Come insegna l'esperienza del lancio della FIAT 500, nella quale il Web ha svolto un ruolo davvero importante, più che i soldi servono le idee!

Marketing e Network su Neurona

Vi segnaliamo che, su Neurona, è attiva una comunità professionale dedicata al “marketing relazionale”.
Questa comunità rappresenta un punto d'incontro che mancava per far conoscere e farsi conoscere, professionalmente, all'interno di una community molto frequentata da professionisti e aspiranti tali.
Si tratta di una comunità dedicata a tutti gli appassionati del “marketing relazionale", che hanno l'opportunità di confrontarsi per creare nuove collaborazioni e sbocchi concreti.Si troveranno informazioni e esperienze di comunicazione one-to-one, loyalty, event marketing, marketing relazionale multicanale e in generale delle opportunità nate con l’avvento del Web 2.0.Il tutto vuol essere un invito ad entrare a far parte della community, che potrebbe diventare la “vostra” community, e prendere parte attiva alle conversazioni sul forum.COSA E' NEURONA?
Neurona è la più grande rete di contatti professionali, uno spazio virtuale all'interno del quale interagiscono ogni giorno più di un milione di professionisti operanti in oltre un centinaio di settori produttivi.Gli utenti hanno l'opportunità di trovare collaboratori o l'ispirazione per nuovi progetti in più di 250 comunità professionali che animano il sistema.COSA E' il NETWORK PROFESSIONALE?Una rete sociale ha un valore che va al di là delle singole relazioni personali, poiché spesso sono queste relazioni che determinano il risultato professionale allo stesso modo delle capacità personali.Tutto funziona in maniera direttamente proporzionale ai contatti che riusciamo a stabilire: se abbiamo la necessità di aprire qualche porta, all'inizio di un nuovo affare o un nuovo progetto, siamo soliti utilizzare i nostri contatti, e più ne abbiamo in un determinato ambito professione, più ne saremo avvantaggiati.Qui entra in gioco Neurona una comunità sostenuta da una idea solida e di comprovata efficacia: i nostri contatti non si esauriscono al primo circolo di conoscenti, anche i contatti dei nostri contatti possono esserci utili.

Community Management: le community aziendali come strategia di business

Una comunità virtuale o comunità online è uno strumento del Web 2.0 che aiuta un'impresa a organizzare e gestire le reti di vendita, i servizi di assistenza post vendita, la produzione, il marketing e le aree aziendali in cui è prevalente la dimensione informale dell’organizzazione. Di questa il management comincia ad occuparsi, rivedendo profondamente i modelli di leadership e di controllo.Time & Mind segue da anni l'evolvere di queste tecnologie, e si è specializzata nell'analisi, studio e gestione di:- comunità professionali legate al settore- comunità di relazioni legate a un brand o a un prodotto- comunità virtuali a base territoriale- comunità di pratiche legate alle competenze
Il tema delle “community” è uno dei più ricorrenti nel Web degli ultimi anni. Non si tratta di una novità, basta ricordare il testo di Howard Rheingold, The virtual community: homesteading on the electronic frontier, del 1994, per rendersi conto che le comunità virtuali affondano le loro radici negli albori di Internet.La novità è data dall'interesse manifestato in questi ultimi anni da milioni di navigatori che hanno dimostrato di amare realtà come YouTube, Flickr, MySpace, LinkedIn, Neurona, Xing, Facebook... un vero e proprio fenomeno di massa che ha visto nell'acquisizione di YouTube da parte di Google per 1,65 miliardi di dollari lo scatenarsi di una vera e propria “corsa” all'acquisto dei social network più promettenti. Se questa acquisizione, avvenuta nell'ottobre 2006, sembrava eclatante, cosa si può dire del recente investimento fatto da Microsoft: 240 milioni di dollari per l'1,6% di Facebook? Ciò significa che la stima complessiva del valore della community fondata da Mark Zuckerberg (un ragazzo del 1984) è pari a 15 miliardi di dollari!Le community sono dunque una risorsa da cui attingere per nuove opportunità di business.Quali vantaggi possono offrire queste realtà alle aziende italiane?Il tema è certamente complesso ma alcune riflessioni possono essere sviluppate pensando proprio al mercato italiano, piccolo e piuttosto statico dal punto di vista della Rete nella sua globalità.Il primo elemento da tenere in considerazione per lo sviluppo di una comunità virtuale è la componente linguistica. Bisogna prendere atto che l'italiano rappresenta una lingua marginale, per creare modelli di business ambiziosi bisogna muoversi verso la lingua inglese, spagnola o, con caratteristiche molto diverse, cinese, indubbiamente i più grandi bacini di utenti Web esistenti.Una seconda valutazione nasce dalla peculiarità principale del mondo imprenditoriale italiano, l'assoluta predominanza di piccole e medie imprese.Una terza considerazione può essere fatta pensando che, per le imprese italiane, il Web 2.0 può essere un ottimo veicolo di propagazione del proprio brand e dei propri prodotti semplicemente andando a cogliere le potenzialità delle community esistenti.Come ultimo elemento da tenere in forte considerazione vi è la necessità di valutare con molta attenzione i social network sui quali si ritiene interessante intervenire. Di community on-line ne nascono moltissime ogni mese ma solo poche riescono a superare la soglia di attenzione dei navigatori.Sulla base di queste valutazioni Time & Mind valuta le possibilità per ogni azienda che desideri affrontare un percorso di avvicinamento al mondo dei social network, dove sia necessaria strutturare una strategia chiara e ben delineata.In questo senso, il concetto di ecosistema digitale può costituire una risposta valida alle esigenze delle aziende e, in generale, di ogni realtà che abbia l'esigenza di rendersi visibile nel mare del Web.Il principale vantaggio che si può ottenere nel partecipare a una community on-line consiste nell'elevata efficienza della comunicazione derivante dal fatto che ci si trova in uno spazio dove si condividono i propri interessi con molte altre persone. Ogni community ha le sue peculiarità che vanno rispettate ma è davvero facile, pubblicando contenuti di qualità, riuscire a ottenere un po' di attenzione.Nel caso di un'azienda che abbia un minimo di storia (e in Italia ce ne sono davvero tante), un primo approccio al concetto di ecosistema digitale consiste nell'analizzare quali sono i contenuti informativi adatti ad essere pubblicati, per esempio, per citare due casi noti a tutti, su YouTube e Flickr. Quanti armadi polverosi sono pieni di documenti dimenticati che potrebbero trovare nuova vita? Immagini di prodotti, progetti, persone, strutture, filmati aziendali, interviste, spot promozionali... sono tutti elementi che, opportunamente digitalizzati e classificati, possono rappresentare "esche" da immettere in Rete laddove vi sono milioni di navigatori che hanno qualche probabilità di trovarle e, attraverso esse, arrivare a conoscere un certo sito aziendale.Innescare un processo di propagazione di un brand è un'attività non banale ma, con i dovuti accorgimenti, pianificabile e gestibile in modo tale da arrivare ad essere visibili sui motori di ricerca. I social network rappresentano occasioni di visibilità importanti che, oggi, le aziende italiane sfruttano in minima parte e, quando lo fanno, lo fanno in modo estemporaneo.Come insegna l'esperienza del lancio della FIAT 500, nella quale il Web ha svolto un ruolo davvero importante, più che i soldi servono le idee!

POPAI ITALIA: Nasce il portale www.popaidigital.it

POPAI ITALIA (Point of Purchase Advertising International) punto di riferimento del retail italiano e mondiale ha creato POPAI DIGITAL un portale dedicato allo sviluppo dei Digital Media nel marketing at retail confermandosi una volta ancora trendsetter del settore.POPAI DIGITAL nasce per aiutare a comprendere e far comprendere le potenzialità e i vantaggi dei digital media nel retail, presentando un portale che si propone di indagare e sviluppare le diverse forme di comunicazione digitale attraverso le quali differenziare e ampliare l’offerta nel settore retail.Digital signage, Screen Network, Captive Audience Network sono i molteplici nomi di questa nuovo strumento di comunicazione in store, una tecnolgia al servizio dei retailers che permette di veicolare informazioni, intrattenimento, pubblicità e contenuti d’interesse ai consumatori nel momento dell’acquisto in maniera più efficace e diretta rispetto alla tradizionale comunicazione pubblicitaria.I digital media offrono grandi possibilità di sviluppo per il marketing at retail ma anche benefici per i consumatori stessi, garantendo informazioni sui prodotti più accurate e costruite sulle loro esigenze aumentando il valore della loro shopping experience.L'unica voce indipendente della digital community è POPAI DIGITAL: ricerche, educazione, training e networking in oltre 20 paesi nel mondo.L'intento del sito è fornire le informazioni e le risorse necessarie a retailers, brand company, agenzie di comunicazione, centri mezzi e tutti coloro che possono essere interessati a sviluppare soluzioni di digital media nell'ambito del retail.POPAI Italiatel. 02.76016405 – fax 02.76029777www.popai.it - ufficiostampa@popai.it

MILANO CAPITALE DELL’INNOVAZIONE: dal 12 al 15 marzo, il capoluogo lombardo ospita l'innovation forum 2008

Attraverso 4 percorsi tematici, guru internazionali, università, istituzioni e imprese si confrontano sulle priorità per accelerare il processo di innovazione in vista di Milano Expo 2015Milano, xx 2008 – Parte da Milano la sfida per l’Innovazione in Italia. Si aprirà infatti qui, il 12 marzo prossimo, l’Innovation Forum 2008, evento organizzato dall’analista internazionale IDC con l’obiettivo di definire le priorità per accelerare il processo di innovazione del Sistema Paese Italia in vista di Milano Expo 2015.Questo appuntamento si propone di consolidare la Community degli Innovatori e di stimolare l’interazione fra i nuovi soggetti del technology transfer - Istituzioni, mondo accademico e della ricerca, aziende che vogliono introdurre l’innovazione tecnologica per migliorare i propri modelli di business e i servizi offerti - proponendo e sviluppando analisi per la crescita dell’Innovazione digitale e individuando opportunità di sviluppo per i cittadini e per le aree settoriali più strategiche per il Paese: Salute e Sanità, Turismo e Cultura Digitale, Infomobilità e Mobilità Sostenibile, Eprocurement ed e-sourcing nella Pubblica Amministrazione, Energia e Ambiente.L’evento, che trasformerà Milano nella capitale dell’Innovazione, si svolgerà nell’arco di 4 giorni in differenti location sul territorio, nelle quali troveranno spazio dibattiti, seminari, tavole rotonde e momenti informali di confronto strutturati secondo i percorsi tematici:- Condividere la conoscenza - Web 2.0;- La cultura dell’Innovazione – Innovazione, design e territorio;- Finanziare l’innovazione – L’economia dell’innovazione – Rinnovamento della PA;- Nuove tecnologie per l’innovazione – Reti e infrastrutture per lo sviluppo;- Innovazione e sviluppo sostenibile – Infomobilità e trasporti intelligenti – Energia e ambiente.L’agenda (http://www.idc.com/italy/events/innovation08/innovation08.jsp) prevede numerosi relatori, tra i quali:Guru internazionali come- Jacques Attali, Presidente della Commissione per la liberazione della Crescita Francese e consulente per le politiche economiche di Governo di Nicolas Sarkozy- Jeremy Rifkin, Presidente, The Foundation on Economic Trends- Don Tapscott, IT Strategist e autore di "Wikinomics”- Derrick de Kerckhove, Director, McLuhan Program in Culture & TechnologyRappresentanti istituzionali- Carlo Sangalli, Presidente, Camera di Commercio di Milano- Filippo Penati, Presidente, Provincia di Milano- Roberto Formigoni, Presidente, Regione Lombardia- Edoardo Croci, Assessore alla Mobilità, Trasporti e Ambiente, Comune di MilanoDurante l’evento di inaugurazione, previsto per il 12 marzo alle 17:00, Roberto Masiero, Presidente IDC EMEA e WW Conferences, e Giacomo Vaciago, Economista e Presidente del Forum dell’Innovazione Digitale, presenterà il Rapporto Annuale del Forum dell’innovazione Digitale: “Competività, Innovazione e Territorio: ICT per lo sviluppo sostenibile”, illustrando come le aziende ICT dispongano di un enorme know how, essenziale per “fecondare” i settori tradizionali del made in Italy e le filiere più dinamiche dell’economia del Paese giocando così un ruolo chiave nel processo di Innovazione. In particolare, il ricorso a tecnologie ICT può risultare determinante nell’affrontare due tematiche prioritarie nell’agenda politica e al centro della sensibilità e dei bisogni dei cittadini: l’infomobilità e l’introduzione di sistemi intelligenti nei trasporti per sviluppare la mobilità sostenibile, e l’efficienza energetica, arma efficace nella lotta contro il cambiamento climatico e la razionalizzazione delle risorse.IDCIDC è leader mondiale nell’ambito della ricerca di mercato, dei servizi di consulenza e degli eventi nei settori dell’information technology, delle telecomunicazioni e della tecnologia consumer. IDC aiuta i professionisti IT, i dirigenti aziendali e la community degli investitori a prendere decisioni sugli acquisti e sulla strategia di business nell'area tecnologica sulla base di elementi concreti e di fatto. Oltre 850 analisti IDC in 50 paesi forniscono a livello globale, regionale e locale la propria esperienza sulle opportunità e sulle tendenze della tecnologia e del mercato. Per oltre 42 anni, IDC ha fornito analisi strategiche per aiutare i propri clienti a raggiungere i loro principali obiettivi di business. IDC è una società del gruppo IDG, realtà leader mondiale nel settore dell’editoria, della ricerca e degli eventi in ambito tecnologico. Si possono avere maggiori informazioni su IDC visitando il sito http://www.idc.com.%20/

Prospettiva di ricerca nel settore ITC

Il 2008 costituisce un momento importante per la ricerca nazionale ed europea nel settore ICT. A livello italiano sono in corso di attivazione numerose importanti iniziative, dalle piattaforme tecnologiche al Piano Nazionale della Ricerca, al FIRST, il nuovo strumento di finanziamento della ricerca scientifica e tecnologica. A livello europeo, il Settimo Programma Quadro, dopo le tre Call relative al Workprogramme 2007-2008, sta elaborando gli argomenti su cui indirizzare il Workprogramme 2009-2010, la cui prima Call è prevista per la fine dell'anno.L'Accademia delle Scienze di Torino, in collaborazione con il Politecnico e l'Università di Torino e l'APRE (Agenzia Per la Ricerca Europea), su proposta della Delegazione Italiana al Comitato ICT del Settimo Programma Quadro della Commissione Europea, organizza a Torino nei giorni 1 e 2 aprile 2008 un convegno dal titolo "Prospettive di ricerca nelle ICT: argomenti per i programmi nazionali ed europei".
Al convegno sono stati invitati a partecipare i principali attori della ricerca nazionale, dalle industrie agli enti pubblici di ricerca, agli atenei. L'obiettivo è quello di sottolineare gli argomenti di ricerca più importanti nel settore da proporre come contributi per il Work programme 2009-2010 del Settimo Programma Quadro nell'area ICT da parte della Delegazione Italiana.
Il Convegno si terrà presso il Politecnico di Torino, Corso Duca degli Abruzzi 29.
PER PARTECIPARE E' NECESSARIO ISCRIVERSI COMPILANDO IL FORM ON LINE

Si è concluso il 15 marzo l'edizione 2008 di Innovation Forum

Si è concluso il 15 Marzo a Milano, l’edizione annuale di Innovation Forum promosso da IDC, evento di cui abbiamo già parlato in un articolo precedente e che ha reso, la settimana scorsa, Milano città capitale dell’innovazione.Scopo dell’evento, promosso da IDC Italia in collaborazione con le principale aziende di ICT italiane, è creare un know-how e accelerare lo sviluppo dell’innovazione basata sulle tecnologie ICT, per rilanciare la crescita e l’occupazione italiana.“Cosa serve per fare innovazione in Italia?”, questa domanda è stato il leitmotiv della serie di dibattiti e tavole rotonde che si sono svolte e che si sono snodate in cinque percorsi tematici in cui è stato suddiviso il programma: Strategie, Tecnologie, Economia/Finanza, Cultura e Web 2.0.Innovation forum 2008 si è aperto ufficialmente alle 17.30 presso la Rotonda della Besana il 12 Marzo, con l’inaugurazione di Roberto Masiero, presidente di IDC EMEA e WW conference.Durante la prima giornata di Innovation forum è intervenuto Jaques Attali con l’intervento “Innovazione e sviluppo in un mondo globale”, presidente dell'omonima commissione costituita in Francia con l’obiettivo di avanzare delle proposte per l’eliminazione degli ostacoli alla crescita economica.Il secondo giorno di Innovation forum è stato dedicato ai professionisti dell’ICT con diversi interventi nell’ambito del percorso sulle nuove tecnologie.Ospite d'onore è stato Dan Tapscott, autore di Wikinomics, che ha affrontato il tema della collaborazione di massa in un keynote intitolato Web 2.0: How Mass Collaboration changes everything.Il 14 Marzo si sono svolti gli incontri che hanno completato il percorso sulle Strategie, iniziato nel primo giorno, con interventi come “infomobilità e trasporti intelligenti” di Elio Catania, e con l’intervento di Jeremy Rifkin, presidente della Foundation on Economic Trends, con un keynote che si è concentrato sulla sfida ambientale analizzando modelli economici e nuove tecnologie per uno sviluppo sostenibile.Il forum si è concluso il 15 Marzo in via Vivaio nella Sala della Provincia.Il tema predominante dell’ultima giornata è stato il Web 2.0.Si è tenuto in questa data l’intervento di Derrick de Kerckhove, Direttore del Programma McLuhan in Cultura e Tecnologia, dal titolo ”Definizione di una strategia per la conoscenza in condizioni di complessità”, gli altri interventi della giornata hanno analizzato il problema dell’alfabetizzazione informatica per gli strati di popolazione più debole, e l’analisi di internet come bene comune.Nonostante l’Innovation Forum 2008 sia terminato, è possibile continuare le riflessioni sugli argomenti trattati e seguire i commenti sull’evento appena concluso leggendo il blog di blogosfere all'indirizzo innovationforum2008.blogosfere.it che sarà aggiornato con nuovi contenuti per tutto il mese di marzo, dove potrete trovare anche registrazioni degli eventi, interviste e risorse per ripercorrere le strade dell'Innovazione.
IDCIDC è leader mondiale nell’ambito della ricerca di mercato, dei servizi di consulenza e degli eventi nei settori dell’information technology, delle telecomunicazioni e della tecnologia consumer.

Social Network nuovi strumenti per la didattica

Abbiamo già affrontato, in un articolo precedente, il tema dei possibili utilizzi in ambito didattico degli strumenti del web 2.0.Torniamo ancora sull’argomento per fornire una breve panoramica su quali sono questi strumenti e per portare qualche esempio di applicazione concreta che abbiamo incontrato navigando in rete.La ragione per cui i social networks che analizzeremo si presentano adatti all’applicazione nell’insegnamento dipende da alcuni elementi tipici da cui sono caratterizzati come: la condivisione, la collaborazione e l’interattività.La condivisione del sapere è un aspetto che può aprire nuovi orizzonti nel campo della formazione e che deve essere inteso in senso ampio come condivisione, sia di materiale che di opinioni, all’interno di una classe, di un gruppo di lavoro ma anche di una scuola o addirittura tra istituti diversi o con persone e organizzazioni esterne alla scuola.Procedimenti di questo tipo sono già in corso oggi, soprattutto in maniera autogestita dai ragazzi attraverso siti come studenti.it, skuola.it e skuola.net in cui si trovano temi già svolti e versioni di greco e latino già tradotte (ragione per cui non vengono molto apprezzati dagli insegnanti) ma anche appunti e approfondimenti sulle lezioni, e soprattutto forum in cui i ragazzi si raccontano le esperienze e si scambiano consigli ad esempio sulla scelta dell’università o sull’esame di maturità.La collaborazione, è un aspetto ormai tipico anche della didattica tradizionale, i docenti spesso invitano gli studenti a creare team di lavoro e gruppi di studio per favorire il confronto tra i discenti, perché possano valutare il proprio grado di apprendimento grazie al confronto con gli altri e migliorare le proprie conoscenze. Il web 2.0 mette a disposizione soluzioni tecnologiche anche gratuite che consentono esperienze di lavoro collaborativo molto avanzate, come ad esempio i “wiki”.Un’altra caratteristica dei social networks sono l’interattività e la multimedialità, aspetti che possono fornire un’alternativa alle lezioni frontali classiche ed essere utili nell’insegnamento nelle scuole elementari e medie per aumentare la partecipazione e la curiosità della classe.Ecco alcuni strumenti con esempi di loro applicazioni in ambito :
Blog
Un blog è una sorta di diario online, il termine è la contrazione di web-log, ovvero “traccia su rete”. E’ facile da usare, non necessitando di competenze tecniche particolari. La sua struttura, infatti, è costituita di solito da un programma di pubblicazione guidata che consente la creazione di pagine web.Sono diversi i tipi di usi che i blog possono avere nella didattica, presentiamo due esempi molto diversi tra loro.Il primo è la blogcattedra del prof. Stefano Epifani, blog del corso di Organizzazione e Gestione della Comunicazione Interattiva (Web, Telefonia, IpTV) della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’università della Sapienza di RomaIl prof. Epifani spiega in un post nel suo blog personale il tipo di utilizzo che fa di questo strumento: il blog rappresenta “un completamento e un complemento” della lezione in aula. I ragazzi sono invitati a partecipare (e non obbligati, la partecipazione è facoltativa) a contribuire scrivendo i riassunti delle lezioni, condividendo materiali di approfondimento e inoltre a esprimere pareri sulla lezione e sugli argomenti trattati (diventa quindi anche un modo per controllare il grado di soddisfazione della classe), oltre che essere utilizzato come efficace strumento per le comunicazioni di servizio agli studenti riguardanti orari e corsi.Il secondo esempio invece è " il blog libri in liberta' " degli alunni della classe V Primaria dell'Istituto Comprensivo Scuola-Città Pestalozzi di Firenze, con l’aiuto degli insegnanti i bambini hanno realizzato un blog in cui raccolgono brevi recensioni dei libri che hanno letto, che vengono che così vengono lette e commentate dai compagni.In questo modo la visibilità del blog diventa uno stimolo per i ragazzi a scrivere una buona recensione, oltre ad essere un’attività per avvicinare i ragazzi al mondo della lettura.
Wiki
Un wiki è un sito (o comunque una collezione di documenti ipertestuali) che può essere modificato dai suoi utilizzatori, lo scopo è quello di condividere, scambiare immagazzinare e ottimizzare la conoscenza in modo collaborativo.Una spiegazione molte efficace del concetto è il video “wiki in plain english” realizzato da commoncraft (in lingua inglese).L’esempio più celebre di wiki è wikipedia, l’enciclopedia online, a cui è possibile contribuire inserendo nuove voci o integrando quelle già esistenti.Uno strumento per realizzare un wiki in pochi click gratuito è wikispaces una raccolta dei possibili usi a scuola di un wiki invece potete trovarla in duepuntozero un wiki in cui si raccontano come inserire nella didattica gli strumenti di collaborazione online.
Twitter
Twitter e’ un servizio di microblogging in che consente la realizzazione di una pagina che è possibile aggiornare con post di al massimo di 140 caratteri, una forma di blogging molto leggera ed essenziale che può essere sfruttata per segnalare ai ragazzi le scadenze e i compiti. Un’altra forma di utilizzo di twitter può essere la creazione di una pagina personale in cui ogni studente può tenere brevi appunti o segnalare le opinioni sulle lezioni e fornire quindi un feedback per il docente.Questi sono ovviamente solo alcuni degli strumenti che la rete mette a disposizione, in conclusione segnaliamo alcuni blog e siti che approfondiscono questi argomenti:

Security Conference di IDC il 17 e 18 Aprile a Milano

Si terrà il 16 e 17 aprile a Milano la prossima edizione di Security Conference di IDC, uno dei più importanti eventi dedicati al mondo della sicurezza informatica aziendale.Security conference tratterà di argomenti che si stanno facendo sempre più importanti per i crescenti investimenti che questo settore richiederà alle aziende, comprese quelle del segmento PMI.Da una recente indagine condotta da IDC risulta che nel 56% delle aziende considerate si attende un aumento del budget dedicato all'IT nei prossimi 12 mesi, mentre l'83% prevede un incremento degli investimenti per la sicurezza.La stessa indagine ha mostrato che gli investimenti per la sicurezza rappresentano attualmente circa il 6% dei budget per l'IT e che tale percentuale è destinata a raggiungere l'11% nei prossimi 12 mesi.I maggiori investimenti saranno stimolati dalla sempre maggiore abilità degli hacker unita all’attuale debolezza di molti sistemi informatici.Le principali problematiche che i cio/cso sono oggi chiamati ad affrontare riguardano la sottrazione di informazioni di valore e dati riservati come i modelli per la determinazione dei prezzi, i segreti commerciali e i rischi di cyber-terrorismo e spionaggio industriale.Per far fronte a queste minacce le aziende devono avviare iniziative che consentano di analizzare I rischi legati alle loro strutture, realizzare un monitoraggio in tempo reale e irrobustire i sistemi di sicurezza attuali.Questa conferenza rappresenta una possibilità utile per confrontarsi su questi argomenti con una platea informata e competente, e con IT manager, CSO e CEO di altre aziende di tutti i settori e con gli altri operatori del mercato della sicurezza.L’edizione del 2007 ha riscosso un grande successo di pubblico con quasi 800 iscritti e circa 500 partecipanti, tutte le informazioni sull’evento le potete trovare sul sito ufficiale di IDC.

CREA INTERNATIONAL VINCE IL RETAIL DESIGN AWARD 2008

L'edizione 2008 del prestigioso Retail Design Awards, voluto dal NASFM, è stato vinto quest'anno da una azienda italiana, Crea International, durante la 37° edizione del premio, il 18 marzo di quest'anno, presso la McCormick Place West Ballroom di Chicago.Il premio è stato assegnato per l'esclusivo metodo del "physical brand design" applicato allo store LAVAZZA, visibile nelle foto anche sul sito dell'azienda.
La forza di CREA INTERNATIONAL risiede nell'integrazione dell'ampia conoscenza ed esperienza nella realizzazione di progetti di brand commercialmente di successo e strategicamente rilevanti per i propri clienti, materializzando lo spirito e la filosofia del marchio all'interno dello spazio, esprimendone l'anima.CREA INTERNATIONAL è uno degli studi di design italiani specializzati in Retail Design e Brand Design più innovativi a livello internazionale e ideatrice della filosofia di progettazione “Physical Brand Design”, proposta con successo in tutto il mondo.

mercoledì 2 aprile 2008

EXPO 2015 A MILANO: UNA VITTORIA DA 44 MILIARDI DI EURO

EXPO 2015 A MILANO: UNA VITTORIA DA 44 MILIARDI DI EURO
Milano ha ottenuto la designazione a ospitare l'edizione 2015 dell'Expo mondiale con 86 voti, contro i 65 andati a Smirne. Un successo che frutterà, secondo le stime, oltre 20 miliardi di euro di investimenti, più di 29 milioni di visitatori, almeno 44 miliardi di euro di fatturato in più per le imprese milanesi e 65mila posti di lavoro. A sostegno della sua candidatura, Milano ha presentato un progetto, apprezzato anche dai premi Nobel Al Gore, Muhammad Yunus e Amartya Sen, legato al tema «Nutrire il pianeta - energia per la vita». Per il ministro degli esteri Massimo D’Alema servirà «a dare riposta al bisogno di alimentazione e di risorse agricole» offrendo «formazione in settori importanti per i Paesi in via sviluppo: dal turismo alle biotecnologie». La manifestazione si dovrebbe tenere nell'area della fiera di Rho-Pero con un' area espositiva di 1,7 milioni di metri quadrati. Secondo il presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati, l’impegno per la candidatura di Milano «è stato un momento in cui il Paese per la prima volta negli ultimi tempi è riuscito a fare sistema, con istituzioni locali, mondo associativo, imprenditoriale e governo insieme».

sabato 29 marzo 2008

Con il dominio .asia, Register.it apre alle aziende e ai privati italiani il più grande e dinamico mercato del mondo

Grazie a Register.it, unico Registrar italiano accreditato presso l'Authority locale, l’Asia, Australia e Nuova Zelanda comprese, avrà la sua estensione a dominio.
Milano, 18 febbraio 2008 - Register.it, la società del Gruppo Dada player di riferimento internazionale nella fornitura di servizi Internet essenziali quali domini, email e spazio hosting, annuncia che prenderà il via mercoledì 20 febbraio il “land rush period”, ovvero la finestra temporale nella quale i privati e le aziende italiane con un contatto locale in Asia, in Australia o in Nuova Zelanda, potranno richiedere un dominio .asia. Register.it mette a disposizione il proprio contatto locale per coloro che, pur non avendolo, intendono registrare un dominio. Ogni richiesta sarà seguita da controlli al fine di verificare la presenza del requisito: nel caso in cui ci fossero più richieste per uno stesso dominio, verrà indetta un'asta.Il 31 gennaio 2008 si è chiusa la fase di Sunrise. Durante tale periodo, DotAsia Organisation ha ricevuto 30.780 richieste di registrazione. Positiva l’aspettativa di richieste per Register.it che, nella stessa fase, ha registrato moltissimi domini di primarie aziende italiane già ben insediate in Asia. DotAsia Organisation è un organismo no profit, con base a Hong Kong, che ha come obiettivo quello di sviluppare un network commerciale, politico e culturale per tutte le realtà che operano nell’area asiatica. Il dominio .asia è stato creato per promuovere la visibilità delle persone e delle aziende operanti in questa regione su Internet, aumentare la scelta degli utenti dei nomi di dominio e promuovere lo sviluppo del commercio elettronico nella regione asiatica e del pacifico

LANCIA Village su Second Life

Il conto alla rovescia per la nuova Delta è iniziato nell'universo parallelo di Second life. Il 31 gennaio sarà online all'indirizzo www.thedeltaproject.eu un sito che svelerà i particolari di una delle vetture più attese dell'anno il cui lancio è previsto a marzo in occasione del salone di Ginevra. Intanto vistando l'immenso showroom Lancia allestito su Second Life si scoprono i primi dettagli: le luci. La nuova Delta avrà un impianto composto da 108 led e 4 fari bixenon sia sui fanali posteriori che anteriori. "Il tutto si legge- in un cartellone (sempre virtuale) controllato da un dispositivo elettronico capace di gestire in modo intelligente il passaggio dalle luci diurne a quelle di posizione e modificare il fascio luminoso in curva". Per ora è tutto ma online giorno dopo giorno saranno resi noti tutti gli elementi. In Casa Lancia hanno fatto le cose in grande per lo sbarco su Second Life: una mega presentazione della nuova isola virtuale a forma d'Italia con tanto di maxischermi che sparavano musica pop, tra scollature generose, manager in scarpe da ginnastica gialle e immancabili angeli neri e giornalisti avatar ( a proposito chi scrive ha partecipato come Alessandro Bamaisin) alle prese con planate da brivido e teletrasporto.

Visibilità sulla rete dei candidati alle Primarie in USA 2008


Polisblog: ecco come voterà la blogosfera italiana

Milano, 27 Marzo 2008 – Il popolo dei blogger ha espresso la propria preferenza elettorale affollando in questi giorni Polisblog.it (http://mw2004.dada.net/newsletter/l.php?a=7934&b=32&c=2732&d={mw:email}), il blog italiano del network Blogo.it, dedicato al mondo della politica. Il sondaggio sulle intenzioni di voto, lanciato da Polisblog la settimana scorsa, si è chiuso ieri superando la cifra dei 13.000 votanti.I risultati? Si discostano dalla realtà che ci viene presentata ogni giorno dai mass media. La coalizione che raggruppa il Partito Democratico (al 33%) e l’Italia dei Valori (7%) risulta in testa con il 40% dei voti, mentre secondo l’ultima rilevazione Ispo per il Corriere della Sera, era al 37,5%. Il centrodestra invece (con il Partito della Libertà al 28% e la Lega Nord al 9%), si vede chiaramente sottorappresentato rispetto ai trend presentati come ormai definitivi sui maggiori quotidiani: appena al 37%, contro un inequivocabile 44,5% fornito dai sondaggi.Crollo verticale dell’Udc: la compagine guidata da Casini raggiunge a stento il punto percentuale, mentre secondo la maggior parte degli istituti di sondaggi dovrebbe attestarsi almeno intorno al 7%. Sono in linea con l’indagine pubblicata dall’Ispo, i risultati conseguiti da Sinistra Arcobaleno e La Destra, che si attestano rispettivamente al 6% e al 4%.Interessanti i testa a testa tra i partiti minori: Giuliano Ferrara e la lista “Aborto? No Grazie” sono allo stesso livello del Partito Socialista di Boselli. Non attirano invece consensi il Movimento per l’Autonomia di Raffaele Lombardo e la Sinistra Critica: sotto l’1% entrambi, con poche decine di utenti disposti a cliccare sul loro simbolo.Il sondaggio, promosso da Polisblog.it, è senza fini statistici, ma offre tuttavia un’ interessante lettura sulle intenzioni di voto degli oltre cinque milioni di utenti che ogni mese visitano le pagine del network Blogo.it, pari ad oltre il 30% degli internauti italiani, secondo i dati Audiweb.Il sondaggio è consultabile all’indirizzo http://mw2004.dada.net/newsletter/l.php?a=7935&b=32&c=2732&d={mw:email} seguirà inoltre l’Election Day del 13 e 14 aprile con una maratona in tempo reale: dati, exit poll, interviste e commenti a caldo dalla grande piazza virtuale di Internet.

eFluendo partner Dada

Ci piace migliorarci, eFluendo diventa partner Dada.net per arricchire il nostro pacchetto servizi di Web Marketing e Mobile Marketing

Finalmente You Tube su cellulare

Finalmente dopo tanti annunci e una breve apparizione, è stato lanciatoYoutube mobile per visualizzare i video del popolare servizio sul propriotelefono. Per ora dato lo stato di avvio del servizio non è possibile visualizzare l’intera libreria di Youtube ma solo i migliori 100, spero che in futuro questa limitazione venga risolta.
Per visualizzare i video è necessario il proprio smartphone supporti il formato RTSP/3GP con H263/AMR (l’E61 lo supporta pienamente, l’ho provato questa mattina).
Il link da digitare nel browser del proprio telefono per accedere è YouTube Mobile (mi raccomando utilizzate il browser di serie del Symbian perchè quando si vorrà visualizzare un video si aprirà Realplayer). Un altro accorgimento è quello di definire un punto di accesso predefinito nelle impostazioni di connessione di Realplayer.
Per quanto riguarda il consumo di banda siamo sui circa 390 Kb per 20 secondi di video (fatevi i conti voi per video di un minuto o più), quindi è consigliata una flat dati per accedere al servizio o meglio ancora una bella connessione wi-fi. Anche sotto copertura UMTS (scheda Tre) il video è fluido e l’audio abbastanza chiaro.