Abbiamo già affrontato, in un articolo precedente, il tema dei possibili utilizzi in ambito didattico degli strumenti del web 2.0.Torniamo ancora sull’argomento per fornire una breve panoramica su quali sono questi strumenti e per portare qualche esempio di applicazione concreta che abbiamo incontrato navigando in rete.La ragione per cui i social networks che analizzeremo si presentano adatti all’applicazione nell’insegnamento dipende da alcuni elementi tipici da cui sono caratterizzati come: la condivisione, la collaborazione e l’interattività.La condivisione del sapere è un aspetto che può aprire nuovi orizzonti nel campo della formazione e che deve essere inteso in senso ampio come condivisione, sia di materiale che di opinioni, all’interno di una classe, di un gruppo di lavoro ma anche di una scuola o addirittura tra istituti diversi o con persone e organizzazioni esterne alla scuola.Procedimenti di questo tipo sono già in corso oggi, soprattutto in maniera autogestita dai ragazzi attraverso siti come studenti.it, skuola.it e skuola.net in cui si trovano temi già svolti e versioni di greco e latino già tradotte (ragione per cui non vengono molto apprezzati dagli insegnanti) ma anche appunti e approfondimenti sulle lezioni, e soprattutto forum in cui i ragazzi si raccontano le esperienze e si scambiano consigli ad esempio sulla scelta dell’università o sull’esame di maturità.La collaborazione, è un aspetto ormai tipico anche della didattica tradizionale, i docenti spesso invitano gli studenti a creare team di lavoro e gruppi di studio per favorire il confronto tra i discenti, perché possano valutare il proprio grado di apprendimento grazie al confronto con gli altri e migliorare le proprie conoscenze. Il web 2.0 mette a disposizione soluzioni tecnologiche anche gratuite che consentono esperienze di lavoro collaborativo molto avanzate, come ad esempio i “wiki”.Un’altra caratteristica dei social networks sono l’interattività e la multimedialità, aspetti che possono fornire un’alternativa alle lezioni frontali classiche ed essere utili nell’insegnamento nelle scuole elementari e medie per aumentare la partecipazione e la curiosità della classe.Ecco alcuni strumenti con esempi di loro applicazioni in ambito :
Blog
Un blog è una sorta di diario online, il termine è la contrazione di web-log, ovvero “traccia su rete”. E’ facile da usare, non necessitando di competenze tecniche particolari. La sua struttura, infatti, è costituita di solito da un programma di pubblicazione guidata che consente la creazione di pagine web.Sono diversi i tipi di usi che i blog possono avere nella didattica, presentiamo due esempi molto diversi tra loro.Il primo è la blogcattedra del prof. Stefano Epifani, blog del corso di Organizzazione e Gestione della Comunicazione Interattiva (Web, Telefonia, IpTV) della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’università della Sapienza di RomaIl prof. Epifani spiega in un post nel suo blog personale il tipo di utilizzo che fa di questo strumento: il blog rappresenta “un completamento e un complemento” della lezione in aula. I ragazzi sono invitati a partecipare (e non obbligati, la partecipazione è facoltativa) a contribuire scrivendo i riassunti delle lezioni, condividendo materiali di approfondimento e inoltre a esprimere pareri sulla lezione e sugli argomenti trattati (diventa quindi anche un modo per controllare il grado di soddisfazione della classe), oltre che essere utilizzato come efficace strumento per le comunicazioni di servizio agli studenti riguardanti orari e corsi.Il secondo esempio invece è " il blog libri in liberta' " degli alunni della classe V Primaria dell'Istituto Comprensivo Scuola-Città Pestalozzi di Firenze, con l’aiuto degli insegnanti i bambini hanno realizzato un blog in cui raccolgono brevi recensioni dei libri che hanno letto, che vengono che così vengono lette e commentate dai compagni.In questo modo la visibilità del blog diventa uno stimolo per i ragazzi a scrivere una buona recensione, oltre ad essere un’attività per avvicinare i ragazzi al mondo della lettura.
Wiki
Un wiki è un sito (o comunque una collezione di documenti ipertestuali) che può essere modificato dai suoi utilizzatori, lo scopo è quello di condividere, scambiare immagazzinare e ottimizzare la conoscenza in modo collaborativo.Una spiegazione molte efficace del concetto è il video “wiki in plain english” realizzato da commoncraft (in lingua inglese).L’esempio più celebre di wiki è wikipedia, l’enciclopedia online, a cui è possibile contribuire inserendo nuove voci o integrando quelle già esistenti.Uno strumento per realizzare un wiki in pochi click gratuito è wikispaces una raccolta dei possibili usi a scuola di un wiki invece potete trovarla in duepuntozero un wiki in cui si raccontano come inserire nella didattica gli strumenti di collaborazione online.
Twitter
Twitter e’ un servizio di microblogging in che consente la realizzazione di una pagina che è possibile aggiornare con post di al massimo di 140 caratteri, una forma di blogging molto leggera ed essenziale che può essere sfruttata per segnalare ai ragazzi le scadenze e i compiti. Un’altra forma di utilizzo di twitter può essere la creazione di una pagina personale in cui ogni studente può tenere brevi appunti o segnalare le opinioni sulle lezioni e fornire quindi un feedback per il docente.Questi sono ovviamente solo alcuni degli strumenti che la rete mette a disposizione, in conclusione segnaliamo alcuni blog e siti che approfondiscono questi argomenti:
Archivio delle discussioni
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento