Città virtuali, comuni di pixel, piazze irreali. E ora arrivano Piazza San Carlo, via Roma e piazza Castello: il gruppo Gnosys ha infatti realizzato una riproduzione assai fedele di Torino, oltre ad una ventina di centri italiani. Dopo mesi di lavoro, domani tutti i residenti su potranno visitare , poi a seguire sarà la volta di Milano, Genova e tutte le altre. Nel gioco online più famoso del mondo, con quasi 8 milioni di iscritti, di Torino a ben vedere ce n'erano già altre due: una realizzata dall'azienda NoGravity 99, che comprende la zona di Piazza Vittorio, i Murazzi, la chiesa della Gran Madre, che è una galleria d'arte. C'è la sede virtuale di Casasonica, l'etichetta dei Subsonica (che hanno pure un cartellone pubblicitario con le date del tour) e s'intravede anche la Mole, però è solo uno scheletro in 3D, come il Monte dei Cappuccini. Sempre no NoGravity è coinvolta nello sviluppo del progetto dell’Università di Torino, una grande distesa di terreno con due aule magne, un bar, un enorme edificio ancora in costruzione. La seconda Torino ha solo la Mole e Porta Palazzo; si chiama Torino 1 Italy ed è realizzata da una ditta con sede in corso Peschiera. Con un pallone aerostatico si può partire per un tour virtuale dell'opera di Antonelli, con tanto di voce guida in italiano e inglese. La terza, che nasce domani, stupisce per i dettagli: va da Piazza San Carlo a Piazza Carignano, e comprende via Roma e Piazza Castello, con negozi e uffici riprodotti con eccezionale realismo. E’ - potremmo dire - la Torino vera, che fa parte dell’«Italia vera», come si chiama il progetto di Gnosys. Per impegno economico e sforzo tecnico, è la più grande avventura italiana nella realtà virtuale, nata inglobando realizzazioni già esistenti e costruendone molte isole nuove. E’ anche, la Torino che vede la luce domani, l’inizio di un nuovo modo di intendere la convivenza in Second Life. Ci sarà un sindaco, e delle regole precise: tanto per cominciare, niente pedofilia nè prostituzione, perchè tutti, adulti e piccini, possano giocare e imparare. Ma il primo cittadino assomiglierà a Chiamparino? «No - risponde Carlo Biscaretti di Ruffia, direttore di Gnosys - però ci piacerebbe consegnargli le chiavi della nostra Torino virtuale». Che è bella come quella reale, solo che non ha il Po: in Second Life, infatti, le città sono costruite su isole, e dietro Piazza Castello c’è il mare.
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giovedì 20 marzo 2008
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